Recuperare quella che era diventata una vera e propria discarica di materiale di ogni genere. Un altro spazio del water front di Ponente, quello adiacente l’ex lido Open Sea, a due passi dal campo sportivo, in totale stato di abbandono e di distruzione. E così da qualche giorno gli operai del Comune e della ditta che si occupa della pulizia dei terrapieni e delle spiagge hanno iniziato una operazione di bonifica che ha portato alla rimozione di una quantità notevole di immondizia e materiale di risulta, anche scarti di edilizia, che veniva puntualmente depositata dietro le sterpaglie, e di vegetazione mai attenzionata.
Prossimo passo l’intervento, con i propri giardinieri, di potatura degli alberi dislocati lungo tutto il litorale interno, circa 210 esemplari che versano in condizioni precarie, 15 dei quali – è stato verificato – dovranno essere sostituiti con altri esemplari che saranno piantumati tra ottobre e novembre. Nuove piante che si aggiungono alle 20 già installate nelle scorse settimane.
Nello stesso tempo si cercherà di recuperare accessi alla spiaggia che nel tempo sono stati stato limitati o addirittura “cancellati” dalla presenza dei rifiuti.
In tal senso è stata fatta una comunicazione a coloro che sono proprietari di imbarcazioni o relitti, lasciati sul terrapieno a rimuoverli entro 15 giorni. Diversamente saranno rimossi dal Comune.
“Un’altra area in quella riviera di Ponente che tutti vogliamo turistica – ha detto il sindaco Midili che questa mattina ha effettuato un sopralluogo assieme al funzionario del Comune responsabile dell’intervento– ma della quale nessuno negli anni si era occupato, facendo sì che diventasse simbolo di incuria e degrado e soprattutto motivo di opportunità per gli “zozzoni” di depositare di tutto. Gli interventi proseguiranno su tutto il territorio – ha concluso il primo cittadino – pur consapevoli che Milazzo è particolarmente vasta e quindi occorre pianificare le azioni compatibilmente con le risorse a disposizione”.