STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Il picco è stato raggiunto ieri con 8 codici rossi e un totale di 30 persone in attesa. La direzione sanitaria dell’ospedale Fogliani ha dovuto – per ben due volte – diramare al 118 la comunicazione di sovraffollamento con il relativo dirottamento dei pazienti in altre strutture (invito rimasto inevaso). Ma oggi per i medici del Pronto soccorso di Milazzo non è stata nemmeno una passeggiata. Si sono registrati contemporaneamente 4 codici rossi, 10 gialli, 2 verdi, con altre 13 persone che attendevano in sala d’attesa. Negli altri ospedali, nello stesso momento, quasi il deserto. L’assenza di reparti specialistici li porta ad essere snobbati o – si vocifera – è lo stesso personale a dirottarli su Milazzo. Tra l’altro oggi al Fogliani di contrada Grazia gli infermieri al punto di emergenza erano solo 3 rispetto ai 5 inseriti nelle turnazioni.
il dirigente medico Peppe Cocuzza, vice direttore sanitario (si occupa della gestione amministrativa), in assenza di infermieri disponibili, ha assistito un paziente in ambulanza per farlo ricoverare a Barcellona
La carenza di infermieri è, ormai, endemica. Una situazione che fa rabbia se si considera che al Cutroni Zodda di Barcellona i reparti sono vuoti, Oncologia e Riabilitazione non sono mai stati avviati, ma il personale sanitario rimane in servizio nella struttura. Tanto per capire al reparto di Medicina del Longano dal 22 dicembre fino ad oggi non si sarebbe registrato alcun ricovero ma gli infermieri sarebbero rimasti in turnazione. Il contraltare a Milazzo dove il dirigente medico Peppe Cocuzza, vice direttore sanitario (si occupa della gestione amministrativa), in assenza di infermieri disponibili, ha assistito un paziente in ambulanza per farlo ricoverare a Barcellona.
Gli appelli di medici e sindacati si ripetono (ancora non si hanno certezze nemmeno sull’avvio dei lavori di ristrutturazione visto che non si è deciso dove trasferire il reparto) ma rimangono sempre nel vuoto. Sui social la gente attacca la politica: «La classe politica (eccetto tanto bla bla) se ne fotte altamente, litigando solo sulle nomine dei dirigenti per mano palermitana, non pensando dunque ai bisogni dei pazienti».