Alla presenza dell’assessore allo sport Antonio Nicosia e del presidente del consiglio comunale Alessandro Oliva è stata svelata la targa per commemorare il primo centenario del più antico impianto sportivo comunale, l’attuale stadio Salmerri, nato come velodromo nell’areniile antistante la Grotta di Polifemo e poi convertito in campo di calcio.
L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la S.S. Milazzo e la Società Milazzese di Storia Patria, intende celebrare oltre un secolo di sport a Milazzo, che grazie alle avvincenti competizioni del Velodromo “Nino Cumbo” ospitò tra il 1924 ed il 1927 i mostri sacri del ciclismo internazionale, dal “campionissimo” Costante Girardengo ad Ottavio Bottecchia, venuto a Milazzo all’indomani della conquista del Tour de France: fu il primo italiano ad aggiudicarsi il tour della maglia gialla.
Particolarmente apprezzata la visita del Museo con i cimeli del Milazzo Calcio a cura di Luciano La Rosa.
Ad impreziosire le celebrazioni del centenario del Velodromo anche l’ultimo libro di Massimo Tricamo, un corposo volume, nato dalla proficua collaborazione con l’Assessorato allo Sport, che intende ripercorrere i primi decenni di storia dello sport milazzese, dai fasti del ciclismo alla nascita della S.S. Milazzo, che oltre al calcio tentò di promuovere con risultati apprezzabili anche l’atletica leggera.
Il libro è scaricabile gratuitamente in formato pdf QUI SOTTO
Proprio per i suoi cento anni di storia lo stadio dovrebbe essere mantenuto in condizioni più decorose: la tribuna è un ammasso di ruggine, i muri perimetrali sono in condizioni indecenti e scrostati in tutta la superficie. Per non parlare dei servizi igienici in stato abominevole. La conservazione dei luoghi storici e culturali non alberga nei cuori e nelle menti dei milazzesi.