STAI LEGGENDO MILAZZO 24. È stato identificato l’uomo il cui cadavere è stato rinvenuto questa mattina nelle zone rurali di Pace del Mela, in prossimità dell’autostrada che collega Messina a Palermo. Si tratta di Angelo Pirri, originario della zona di Barcellona Pozzo di Gotto, nato nel 1983 e domiciliato a Pace del Mela, con alcuni precedenti penali di lieve entità. L’identificazione è stata effettuata dai carabinieri della Compagnia di Milazzo, sotto la guida del capitano Alberto Del Basso.

Dal tardo mattino, i militari dell’Arma stanno conducendo i rilievi sulla scena del delitto, coadiuvati dagli specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche di Tremestieri. Il corpo è stato scoperto riverso a terra, in posizione prona, lungo una strada non asfaltata che si sviluppa parallelamente al tracciato autostradale e sbocca in via Antonino Torre, nelle vicinanze del polo industriale di Giammoro.
L’esame autoptico dovrà chiarire se le ferite riscontrate nella zona occipitale, inizialmente ritenute riconducibili a un proiettile, siano invece causate dall’impatto con un oggetto contundente.
Le prime verifiche, coordinate dal procuratore capo di Barcellona Giuseppe Verzera e dal sostituto procuratore Carlo Bray, hanno incluso anche il controllo delle denunce di persone scomparse. Presente sul luogo del ritrovamento anche il primo cittadino di Pace del Mela, Mario La Malfa, che ha confermato l’assenza di segnalazioni relative a persone disperse nel territorio comunale.

Secondo il parere del medico legale, il decesso risalirebbe ad almeno ventiquattro ore prima del rinvenimento. Dopo l’ispezione cadaverica preliminare, l’esame proseguirà presso l’obitorio per accertare l’eventuale presenza di ulteriori segni di violenza o lesioni da arma da fuoco.
I rilievi tecnici
Per l’intero pomeriggio, gli esperti del Ris hanno operato sia nell’area agricola dove è avvenuta la scoperta del corpo – segnalata al numero di emergenza 112 dal proprietario del terreno – sia lungo il margine della carreggiata autostradale. Le ricerche si sono concentrate tra la corsia di marcia in direzione Messina, le barriere di protezione e la vegetazione circostante, portando al sequestro di diversi elementi probatori che verranno sottoposti ad analisi di laboratorio.

Hanno partecipato alle operazioni anche i militari del Nucleo Elicotteri Carabinieri Cacciatori di Sicilia, giunti dalla base di Sigonella, impiegati per effettuare ricognizioni aeree e attività di ricerca con metal detector. È stata inoltre coinvolta la sezione Omicidi della Squadra Mobile della Questura di Messina, che ha collaborato ai primi accertamenti.
In attesa di definire con precisione l’identità della vittima, gli inquirenti stanno valutando diverse ricostruzioni dei fatti. Tra le possibilità considerate vi è quella di un tentativo di fuga da parte dell’uomo, inseguito da qualcuno armato e successivamente colpito mortalmente alla testa da dietro. Non si esclude nemmeno che la vittima sia stata costretta a scendere da un veicolo o che abbia tentato di fuggire da un’automobile poi allontanatasi lungo l’arteria autostradale.