Il cadavere di Angelo Pirri, 41enne originario di Barcellona Pozzo di Gotto, รจ stato scoperto la mattina del 6 giugno in una scarpata adiacente all’autostrada A20 (direzione Messina), nel territorio di Pace del Mela. Le indagini hanno ora un unico indagato: suo padre, Sebastiano Pirri, 63 anni, pensionato originario di Montalbano Elicona e residente a Barcellona dopo essersi risposato. L’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Lo Presti, รจ sospettato per la morte del figlio. A scriverlo รจ stato la Gazzetta del Sud nell’edizione di oggi.
Dalla dinamica del ritrovamento emerge che Angelo Pirri potrebbe aver tentato di scavalcare la recinzione verso l’autostrada nel disperato tentativo di sfuggire a un’aggressione. L’ultima persona ad averlo visto vivo sarebbe stato proprio il padre, il 3 giugno, quando lo accompagnรฒ in auto al rientro da Napoli. Angelo, cui era stata revocata la patente, dipendeva spesso dal padre o altri per gli spostamenti. Quasi ogni settimana Sebastiano andava a prendere il figlio di ritorno dalla Campania, dove la vittima pare avesse una nuova compagna, sebbene i motivi dei frequenti viaggi restino poco chiari.
Nessuna denuncia di scomparsa era stata sporta. I familiari affermano di aver appreso della morte solo il 7 giugno, tramite la diffusione della foto della vittima sui giornali, un giorno dopo il ritrovamento. ยซGli inquirenti e le forze dellโordine avranno la nostra piena ed incondizionata collaborazioneยป, avevano detto la mamma e il fratello che si sono affidati agli avvocatiย Filippo Barberaย eย Fabio Marchettaย per diffondere una nota con la loro posizione.
Angelo Pirri lavorava nel settore dei pezzi meccanici e accessori per barche da diporto. A tal proposito, รจ ancora pendente a suo carico un processo per ricettazione di componentistica nautica, seguito al sequestro (ancora in vigore) di un capannone tra Olivarella e Milazzo. Il padre Sebastiano ha dichiarato di ignorare le attivitร del figlio e di non ricordare se abbia ricevuto sue chiamate la sera del 3 giugno, circostanza che ha attirato l’attenzione degli investigatori.
Lo scorso 11 giugno, Sebastiano Pirri ha ricevuto un’informazione di garanzia per omicidio volontario, insieme a un decreto di perquisizione e sequestro delle sue apparecchiature telefoniche, per le quali รจ stato disposto un accertamento tecnico non ripetibile. Gli atti, firmati dai sostituti procuratori Carlo Bray e Dora Esposito (coordinati dal procuratore Giuseppe Verzera), includono anche un nuovo esame sulla salma. Dopo una prima autopsia (che aveva recuperato un proiettile dal cranio della vittima), ulteriori accertamenti sono stati eseguiti ieri all’obitorio del Papardo di Messina per chiarire aspetti rimasti dubbi o emersi nelle indagini.