La Festa di fine anno della LUTE (Libera università per la Terza età) già prevista a Gigliopoli, si terrà sempre l’ 1 giugno negli spazi esterni dell’Istituto Tecnico Ettore Maiorana, sede che ospita le attività del sodalizio. A comunicarlo il presidente della Lute Claudio Graziano. Nei giorni scorsi, infatti, si era creato un incidente diplomatico visto che la Lute, assieme a Gigliopoli, avevano annunciato la festa di fine anno nelle aree della Fondazione Lucifero senza che il Consiglio di amministrazione dell’ente ne fosse a conoscenza. In una lettera aperta, infatti, il presidente Franco Scicolone, si rivolgeva alla Lute chiedendo spiegazioni.
«Anche quest’anno avevamo pensato di metter insieme due esperienze importanti della Città, la Lute e Gigliopoli – spiega Graziano in una nota – per offrire nel sito della Fondazione Lucifero un momento di condivisione e di attività intergenerazionali tra bambini ed anziani che già lo scorso anno era stato particolarmente apprezzato. La condizione posta dal CdA della Fondazione Lucifero ha determinato la nostra rinuncia all’evento nel sito previsto e a spostarlo all’Ettore Majorana».
Il CdA, infatti, – secondo quanto sostiene la nota della Lute – ha autorizzato la fruizione degli spazi a Capo Milazzo a condizione che la Lute non avesse «alcuna interlocuzione e collaborazione con l’associazione “ Il Giglio” che secondo il CdA della Fondazione “occupa abusivamente i luoghi».
«Una condizione, questa, non è accettabile dalla Lute perché sancirebbe una rottura con l’Associazione “Il Giglio” con cui da sempre c’è stata collaborazione e condivisione di obiettivi e la isolerebbe dal contesto nel quale opera da anni – continua la nota – La condizione posta, peraltro, è logisticamente irrealizzabile. Ringraziamo gli amici di Gigliopoli per la disponibilità ancora una volta dimostrata e per aver condiviso le finalità dell’evento. Ci rattrista lo stato di tensione in cui versa la Fondazione Lucifero ed auspichiamo che a breve si possano trovare soluzioni che riportino serenità e certezze di obiettivi condivisi nell’area più suggestiva e preziosa della nostra città», conclude.