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giovedì, 29 Maggio 2025

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Vaiolo delle Scimmie a Messina. L’intervento della dottoressa milazzese Cristina Genovese

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L’INTERVENTO. Nelle scorse settimane l’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico Universitario di Messina ha notificato un caso di Mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie, il primo nella provincia messinese. Per comprendere meglio la situazione e fornire indicazioni alla popolazione, abbiamo contattato la dottoressa milazzese Cristina Genovese, specialista in Igiene e Medicina preventiva e Responsabile del Centro Vaccinale dell’AOU “G. Martino” di Messina.

Dottoressa Genovese, c’è motivo di allarme per la popolazione?

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“No, non c’è motivo di allarme. Il caso registrato a Messina è isolato e le Autorità Sanitarie hanno attivato tutte le misure necessarie per contenere la situazione. La popolazione è invitata a mantenere la calma e a seguire le indicazioni fornite dalle autorità competenti. Sapevamo che era solo questione di tempo prima che il virus raggiungesse anche il nostro territorio.”.

 Quali sono le modalità di trasmissione del vaiolo delle scimmie?

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” Il vaiolo delle scimmie è una zoonosi virale causata dal Monkeypox virus, un virus a DNA della stessa famiglia del virus del vaiolo umano (variola virus), ma generalmente meno grave. È stato identificato per la prima volta nelle scimmie da laboratorio nel 1958 e il primo caso umano è stato segnalato nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo.

Il virus Mpox si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con lesioni cutanee o mucose infette, fluidi corporei o materiali contaminati. È ormai ben documentato che gran parte dei casi si verifica a seguito di rapporti sessuali non protetti, in particolare tra uomini che hanno rapporti con altri uomini, che rappresentano al momento la categoria più colpita. Tuttavia, il virus non è considerato una malattia sessualmente trasmissibile in senso stretto, poiché può trasmettersi anche per contatto ravvicinato non sessuale e tramite droplets in contesti di contatto stretto.”

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Quali sono eventuali sintomi da tenere sotto controllo?

“I sintomi iniziali includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi e stanchezza. Entro 1-3 giorni dalla comparsa della febbre, può svilupparsi un’eruzione cutanea che evolve in vescicole, pustole e croste, spesso localizzata su viso, mani e piedi”.

Come si cura il vaiolo delle scimmie?

“La malattia tende a regredire spontaneamente in 2-4 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche. In alcuni casi, il medico può valutare la somministrazione di antivirali. È fondamentale rivolgersi al proprio medico curante in caso di comparsa di sintomi sospetti”.

Quali comportamenti devono adottare i cittadini per prevenire il contagio?

“Al momento non è necessario nessun allarmismo, poiché non vi è nessuna segnalazione di focolaio ma si tratta di un caso isolato. Tra le raccomandazioni posso consigliare di evitare il contatto stretto con persone che presentano sintomi compatibili, quali febbre o eruzioni cutanee e adottare una  buona igiene delle mani contattando in caso di sintomi il medico. Esiste attualmente un vaccino contro Mpox consigliato, , esclusivamente alle categorie a rischio.”

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