DILLO A MILAZZO 24. Perchè non utilizzare i soldi spesi per i botti delle feste religiose per aiutare i bisognosi? A chiederselo è un lettore di Milazzo 24 che ha scritto a redazione@milazzo24.it sollevando la questione che riguarda non solo il riposo dei cittadini nei giorni di festa ma anche il benessere degli animali domestici. Ecco il testo:
Vi scrivo per sollevare una questione che vorrei sottoporre alla nostra comunità. Sono cittadino milazzese ormai attempato e risiedo nella zona di via Grotta Polifemo, sottostante il “fortino”.
In diverse mattinate di festività religiosa, durante l’anno, vengono sparati i botti a poche decine di metri in linea d’aria sul mio tetto. In casa mia sembra di stare sotto i bombardamenti e quei pochi minuti sono di terrore per me e per i miei animali, tremano i muri e prego perché finiscano al più presto.
Non capisco quale sia la bellezza o l’utilità di questa usanza, trattandosi nemmeno di fuochi d’artificio con un’estetica visiva, ma solo rumore.
Gli unici risultati sono che generano paura svegliandomi di soprassalto in alcuni dei pochi giorni in cui posso allungare il mio riposo mattutino, con il rischio che qualche esplosione lanciata male finisca sulla mia abitazione, e soprattutto che nuocciono ai miei cani e gatti, terrorizzandoli e provocando loro lesioni uditive. La normativa prevederebbe infatti lo scoppio di botti a 500 metri da luoghi in cui risiedono animali da compagnia.
Anch’io sono devoto ma mi chiedo se questo modo di fare non si possa convertire in qualcosa di più carino o utile, diffondere una musica o far suonare la banda, destinare i soldi dei botti per aiutare qualcuno bisognoso, o quantomeno spararli in un posto più idoneo e isolato.
Vi ringrazio se vorrete proporre il mio quesito alla comunità milazzese, il mio nome è di fantasia perché vorrei propormi come portavoce di molti, dai quali ho raccolto le stesse impressioni e perplessità.
Grazie e buon Santo Stefano
Stefano M.
Stefano sono assolutamente d’accordo. Mi unisco al tuo appello rivolto all’intera comunità milazzese
Pienamente d’accordo
Concordo,purtroppo si vive in un paese con la mentalità chiusa e paesana….la cosa sconcertante sono oltre agli spari di cannone i continui scampanellii della chiesa madre a tutte le ore. Il parroco o chi di dovere dovrebbe impedire questo scempio,in piu non sono campane ma un semplice autoradio
Bisogna vedere,al solito, in caso questa graduatoria-lista dei “bisognosi” come viene stilata. Discriminati i singles poveri già dal governo in carica,figurati il comune.
D’accordissimo con tutti i commenti, non capisco come possano essere indice di festa questi botti paurosi che ti svegliano di soprassalto e che evocano periodi che mai più vorremmo rivivere. E non capisco nemmeno come un parroco non si renda conto che la chiesa è a ridosso di abitazioni.Rispetto zer
Oltre al danno acustico, ambientale ed economico, direi di alla Chiesa e all’Amministrazione Comunale di contribuire con altre iniziative, per esempio aiutare i nostri compaesani indigenti istituendo il “Pane Quotidiano” stile Milano, sarebbe un opera caritatevole giusta.