
RIFLESSIONI. La foto e il video del ragazzo fuggito dall’ospedale ieri sera che correva semi nudo e che ha fatto il giro dei giornali online mi ha ricordato una vicenda avvenuta cinque anni fa. Un giovane nudo, in evidente stato confusionale, aveva seminato il panico nella frazione San Pietro di Milazzo, arrampicandosi sui pali della pubblica illuminazione, danneggiando le auto in sosta, gridando come un ossesso. Per domarlo sono dovute intervenire tre pattuglie dei carabinieri. Si trattava di un povero cristo con evidenti problemi di salute mentale e i familiari inermi non riuscivano a calmarlo. All’epoca gestivo un’altra testata online, mi avevano inviato anche il video. Non lo ricordate? Lo capisco: la notizia non è mai stata pubblicata, il video cestinato e decine di migliaia di letture andate in fumo.
Quando Milazzo 24 ieri ha pubblicato la notizia del giovane uscito dal coma e fuggito dall’ospedale non avevo ancora avuto il video ma, francamente, anche se lo avessi ricevuto in tempo – pur pubblicando la notizia di cronaca – non lo avrei reso pubblico o estrapolato immagini.
Facendo questo mestiere da una vita, so bene cosa fa notizia e quali strategie portano like, ma sin dalla fondazione di Milazzo 24, mi sono posto paletti che non intendo travalicare: una cosa è convivere con i social, altra è fare il social manager pensando di fare giornalismo. Anche perché ritengo che se queste accortezze non ce le hanno i giornali “veri” che dovrebbero “guidare” anche le testate minori, a lungo andare tutto diventerà lecito e il degrado dell’informazione locale, dove ormai si pubblica di tutto pur di aumentare il numero de lettori e non scontentare nessuno – a cominciare dai banali tamponamenti agli incroci – sarà sempre più inarrestabile.
Per carità, chi è senza peccato scagli la prima pietra: di Bibbia ce n’è una sola. Milazzo 24 ha pubblicato il video esclusivo dell’incidente con il deltaplano a Ponente dell’anno scorso ripreso dalla Rai e da testate nazionali o, per non andare lontano, il video di un incidente stradale che ha visto coinvolto due ottantenni. Ma, a nostro giudizio, erano video che non ledevano la dignità di alcuno e contribuivano alla comprensione della notizia. In tutta questa vicenda, secondo me, a perdere la dignità è stata l’informazione cittadina che fa concorrenza alle pagine facebook e a gente che non ha mai messo piede in una redazione giornalistica. Fate pure, io no ci sto!
Gianfranco Cusumano
Bravissimo!!!!!👏🏻
Carissimo Gianfranco ,,,una volta c’era garbo ,,,e sensibilità ,,,pensi io vedevo la TV dei ragazzi ,,nel primo pomeriggio ,,nei tempi di oggi per fare notizia ,,devi speculare ,,sulle disgrazie ,,altrui ,,allora ,,,possono chiudere giornali ,,e programmi ,,,Milazzo come il resto d’Italia ,,,
Non c’è altro da aggiungere,la sensibilità e dignità sono doti rare,e non a portata di tutti.. il mio rispetto soprattutto al povero ragazzo, certamente lesa la sua dignità personale… Dei vari video si poteva evitare la continuità… A lui un abbraccio e un augurio di cuore di guarire presto..