A tremare è stata per 24 ore la poltrona dell’assessore Franco Coppolino. Ma si è trattato per lo più di un sussulto. La città può tirare un sospiro di sollievo poichè potrà godere ancora dell’impegno in giunta profuso dall’esponente del movimento “CambiaMente”. La mini crisi si è consumata ieri ma è rientrata in serata – almeno per il momento – con un comunicato stampa “a gentile richiesta”.
LA RICHIESTA. Giovedì sera il sindaco di Milazzo, Pippo Midili, è entrato in aula consiliare per fare un resoconto dei primi quattro anni di amministrazione. Dopo avere elencato le opere realizzate (o in fase di realizzazione), però ha invitato i gruppi della maggioranza ad esprimere sul momento il supporto incondizionato al percorso amministrativo anche in vista delle amministrative del prossimo anno. «Nessuno si senta obbligato di stare in maggioranza se non riconosce il risultato del lavoro fatto e motivi alla città il perché non li riconosce – ha tuonato circondato dai silenti assessori – come Amministrazione, attendiamo fiduciosi gli interventi delle varie forze politiche e ne trarremo le conclusioni. E ciò proprio per affrontare l’ultimo anno di governo con la stessa chiarezza e correttezza con la quale abbiamo portato a compimento i primi quattro anni».
Dopo queste parole a lasciare in maniera plateale l’aula è stato il consigliere Nino Italiano (CambiaMente). «Non mi faccio trattare come un bambino», avrebbe detto successivamente. A prendere la parola, invece, sono stati Franco Rizzo di “Milazzo 2020”, Alysia Sottile di “Città futura” (entrambe liste civiche del sindaco), Santino Saraò (Forza Italia) e il neo dottore Mario Sindoni (Fratelli D’Italia).
L’ULTIMATUM. A mancare all’appello sono state le liste “CambiaMente” e “Fare Milazzo”. La spia rossa dei microfoni dei capigruppo Danilo Ficarra e Maria Magliarditi non si è mai illuminata. A quel punto ieri mattina – giurano gli addetti ai lavori di Palazzo dell’Aquila – sarebbe scattato il countdown: «Se entro stasera non verrà diffuso un comunicato stampa di sostegno all’amministrazione, gli assessori sono fuori».
Se per Antonio Nicosia (Fare Milazzo) la stima dell’onorevole Pino Galluzzo lo poneva in una posizione meno precaria, lo stesso non si poteva dire per Coppolino. Per tutta la giornata si sarebbero susseguite telefonate e incontri. Alla fine, verso le 20, arrivano gli agognati comunicati. In nessuno dei due, però, stranamente, venivano citati i nomi dei consiglieri ma solo, genericamente, i simboli. Maliziosamente si vocifera che con un sofferto beneplacito dei consiglieri, a stilare la versione definitiva dei testi siano stati gli stessi assessori in bilico: Nicosia e Coppolino.
LO SAPEVI CHE….Ufficialmente le elezioni amministrative sono previste il prossimo anno ad ottobre, ma all’Ars si sta lavorando per posticiparle a maggio 2026.
Vorrebbero ancora un po’ di tempo x continuare a distruggere questa cittadina? …… ma penso che la legge non si possa aggirare……almeno lo spero