STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Uno sfortunato evento. A leggere la nuova tabella esposta all’ingresso del cantiere il villino liberty che tutti pensavano essere stato demolito a novembre scorso dalle imponenti ruspe che operavano all’interno dell’area portando il Comune di Milazzo a sospendere i lavori, a quanto pare nessuno aveva capito del “dramma edilizio” avvenuta all’interno del cantiere.
L’immobile dei primi del 900, infatti, non solo sarebbe stato tutelato dai proprietari che avrebbero dovuto eseguire solo un attento restauro conservativo con tanto di autorizzazione della Soprintendenza, ma la sua distruzione sarebbe stata legata ad una sfortunata congiuntura: sarebbe “crollato” durante le opere di manutenzione straordinaria, risanamento e restauro”.
Riapre il cantiere di via Cumbo Borgia che aveva fatto discutere nei mesi scorsi. All’interno nessuna ruspa utilizzata per il restauro conservativo dell’immobile in stile liberty, ma due cartelli. Il primo mette in mostra due foto dell’immobile “prima” e “dopo” (un rendering praticamente uguale) e poi la tabella dei lavori che parla di una “fedele ricostruzione di una fabbricato ad una elevazione (crollato durante le opere di manutenzione straordinarie risanamento e restauro)”.

Dunque, tutto a posto. I lavori possono riprendere. Dopo la sollevazione social il comune era intervenuto con tanto di pratica inviata alla Procura di Barcellona. Il sindaco Pippo Midili era intervenuto con una nota in cui spiegava che l’ente che rappresenta aveva bocciato la richiesta di “demolizione e ricostruzione” dell’edificio liberty presentato dai proprietari.
«Su questa vicenda ho letto di tutto sui social – aveva detto il sindaco Pippo Midili a novembre 2024 – e addirittura non si è persa l’occasione per accusare l’amministrazione di cementificazione e distruzioni varie. Capisco che ormai siamo in campagna elettorale e tutto diventa oggetto di strumentalizzazione, ma qui parliamo di un immobile appartenente ad un privato che ha chiesto una ristrutturazione. E quindi ha avviato una pratica con l’ufficio tecnico e con la Soprintendenza, così come previsto dalla legge. Pratica che nel giugno dello scorso anno era stata oggetto di diniego da parte del Comune, nonostante l’autorizzazione della stessa Soprintendenza, proprio perché il progetto parlava di “demolizione e fedele ricostruzione”. Successivamente la ditta proprietaria ha riproposto il progetto, riottenendo una nuova autorizzazione dell’ente di tutela dei beni culturali per manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Sulla scorta di questa ci è stata trasmessa una nuova Scia e sono stati avviati i lavori. Quando però è giunta la ruspa per abbattere meccanicamente parte dei muri perimetrali è scattata l’ispezione degli uffici e la sospensione dei lavori».
Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” (Luigi Pirandello, “Uno, nessuno e centomila”
È caduto da solo 😂 con qualche aiutino…….
cose da pazzi. solo a milazzo. solo in sicilia. solo in italia.
TUTTO FALSO IL CARTELLO Prima E Dopo MON C’ERA . HO VISTO IO CON I MIE OCCHI LA RUSPA CHE DEMOLIVA IL VILLINO. I PROPRIETARI NON HANNO TUTELATO NIENTE.
DOVETE DARE Notizie CORRETTE VOI DEL GIORNALE.
BUONA GIORNATA
Ma guarda un po. Basta poco per determinare il crollo. Basta assestare i colpi di ruspa nelle zone giuste.
Ma questi ci sono o ci fanno???? O pensano che diamo tutti scecchi !!!
Incredibile!!!!!!! Ma ce ne vuole a fare queste affermazioni!!!!!!!