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venerdì, 4 Luglio 2025

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Rifiuti a Milazzo, un appalto di 4 milioni di euro l’anno che costa ai cittadini il doppio. Un rompicapo e mille domande. Le cifre

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STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Un appalto da poco più di 4 milioni di euro l’anno che costa ai cittadini il doppio. Con servizi compresi nel capitolato d’appalto che poi vengono riappaltati a terze ditte. Capire cosa succede nella gestione dei rifiuti a Milazzo è un vero rompicapo che nessuna diretta social ha sciolto. A sollevare il problema è stato il gruppo consiliare di opposizione capeggiato da Lorenzo Italiano.

I DUBBI. «Ci chiediamo come mai il servizio di igiene aggiudicato alla società Caruter per 7 anni per un importo di 29.500.000,00 euro, e quindi circa poco più di 4 milioni l’anno, con tutti i servizi previsti e compresi (pulizia caditoie, scerbamento, pulizia spiagge, disinfestazione, derattizzazione, pulizia terrapieno, lavaggio strade) costi molto di più perché questi servizi vengono riappaltati a ditte terze e pagati extra» si chiedono.

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«Una cifra di ulteriori 4milioni di euro sulle tasche dei cittadini!! Può essere di ben 4 milioni il maggiore costo del conferimento in discarica?».

Cerchiamo di fare un po’ di ordine. Dall’assegnazione dell’appalto alla Caruter di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Aumenti del costo del carburante, del conferimento in discarica, incremento della raccolta rifiuti per le attività di ristorazione nel fine settimane e nei giorni festivi. Ma qui si parla del raddoppio del costo. Tra questi anche 149 mila euro affidati ad una società diversa dalla Caruter per incrementare la pulizia delle frazioni (il cosiddetto “spazzino di quartiere”) nonostante la pulizia di queste zone dovrebbe rientrare nel capitolato d’appalto visto che sono comprese nel territorio di Milazzo. Stesso discorso per la derattizzazione e pulizia delle spiagge (servizio rescisso alla Caruter dopo varie contestazioni).

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Un costo che ad onor del vero i cittadini sostenevano anche nel corso della passata legislatura ma durante l’amministrazione Formica la gara settennale, essendo bloccata da un ricorso della Caruter (che poi se la aggiudicò), in attesa che la sentenza venisse depositata, il servizio di raccolta e smaltimento veniva rinnovato ogni tre/sei mesi con un aggravio di costi. Al servizio si aggiungeva il costo in discarica nella lontana Trapani e tutti i servizi aggiuntivi che invece sono oggi compresi (sulla carta) nei quattro milioni anni: dalla pulizia delle spiagge, alla derattizzazione, scerbamento etc. Senza considerare che si è passati da una percentuale di raccolta differenziata minima, al 70%.

I SERVIZI AGGIUNTIVI. Oltre alla cifra pattuita, ogni anno il comune paga alla Caruter centinaia di migliaia di euro per servizi aggiuntivi (come la raccolta nei giorni festivi). Nel 2022 la cifra liquidata ammonta a 432 mila euro: nel 2023 a 406 mila; nel 2024 si scende a 373 mila euro. Per l’anno in corso la spesa preventivata è di 342 mila euro.

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«Chi vive nel Palazzo non resti chiuso nelle stanze ma parli con i cittadini, con le famiglie massacrate da questi aumenti, con l’Imu all 11.40 % la più alta imposta prevista dalla legge – continua la nota dell’opposizione –
Ricordiamo i famosi ricorsi alla Tassa Tari del 2015 /16 promossi dall’attuale Sindaco. Ricorsi rigettati e la gente condannata al pagamento oltre della sanzione e delle spese legali. E questo dopo aver pagato 10 euro per il ricorso. Dieci euro moltiplicati per 6000 fa 60.000 euro…..Da subito chiediamo un abbattimento della Tari 2026, con esenzione totale e parziale del pagamento per categoria, nucleo familiare ed età».

L’ASSESSORE MELLINA REPLICA. Sul raddoppio dei costi, sugli appalti aggiuntivi, sul concreto espletamento di tutti i servizi previsti nel capitolato d’appalto non risponde nessuno. L’assessore Roberto Mellina replica per quanto riguarda i tributi ma sul resto rimane vago (l’assessore all’Ambiente è il sindaco).

«Si fa riferimento poi ai servizi Caruter che vengono espletati da altre ditte. Ma quali pagamenti extra? – commenta – E poi si richiama l’Imu. Che i consiglieri siano fuori contesto lo si vede anche dal fatto che chiedano le esenzioni, ignorando che queste sono previste. Neppure faccio cenno ai ricorsi visto che si parla sempre della solita questione, anche a distanza di dieci anni. Segno che sono rimasti fermi a quella data. A quando amministravano creando esclusivamente debiti. Fortunatamente i cittadini non dimenticano le montagne di rifiuti non raccolti  che arrivavano al primo piano di molti palazzi…».

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