La presenza del personale addetto alla vigilanza ed al salvataggio dei bagnanti è stata decisiva ieri per salvare un bambino di pochi mesi che si trovava in spiaggia (non in acqua) con la mamma e che è stato colpito da un malore. I giovani che si trovavano nelle postazioni sull’arenile sono subito intervenuti e dopo il primo massaggio il piccolo si è ripreso. Nel frattempo è giunta l’ambulanza che era stata richiesta e ha condotto il bimbo al pronto soccorso per ulteriori accertamenti. I bagnanti hanno avvertito il Comune e la Capitaneria di porto.
Si tratta del primo significativo intervento di quest’anno del servizio di salvamento su spiaggia libera gestito dal Comune e appaltato ad una ditta di Catania. Il servizio sarà operativo nei mesi di luglio e agosto con la presenza di 12 operatori (6 per turno di 5 ore) dalle ore 9:00 alle 19:00 di tutti i giorni. Quattro le postazioni attive nell’area ex Gobba del Cammello. Il personale addetto alla vigilanza ed al salvataggio è munito di brevetto rilasciato dalla Società nazionale di Salvamento o dalla Federazione Italiana Nuoto.
Nelle zone interessate sono posizionate delle torrette per la vigilanza in mare con barchette di salvataggio e viene anche promossa attività di prevenzione degli incidenti sulle spiagge. Prevista anche la presenza di attrezzatura d’emergenza in grado di assicurare un intervento rapido per eventuali criticità (come nel caso del bambino) e inoltre è operativo un collegamento diretto con il servizio 118.
Accanto a questa attività c’è poi il progetto dell’Assessorato delle Politiche sociali che assicura un servizio di balneazione assistita in spiaggia libera per soggetti diversamente abili non deambulanti. Le aree individuate sono state attrezzate con due stalli per il parcheggio delle auto munite del contrassegno per la sosta dei disabili, pedana collegante il parcheggio auto fino alla battigia e una #sediajob per il trasporto dei disabili richiedenti la prestazione.
Veramente non è andata proprio così perché a salvare il neonato è stato un bagnino che in quel momento non era in servizio.