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venerdì, 27 Giugno 2025

Fondato da Gianfranco Cusumano

Aeroporto intercontinentale di Milazzo, parla il ceo di La Sciara Holding: «Ecco tutti i dettagli del progetto da 800 milioni di euro»

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ASCOLTA l’INTERVISTA COMPLETA. «La realizzazione dell’aeroporto Intercontinentale del Mediterraneo a Milazzo dipende solo dalla politica. Se ci sarà la volontà politica in tre anni e mezzo si potrebbe inaugurare il primo volo». A dichiararlo è stato Fabio Bertolotti, ceo di La Sciara Holding Ltd, la società con sede a Londra che da mesi si è resa disponibile a realizzare l’opera che coinvolgerebbe tre comuni: Milazzo, Barcellona e Merì.

Bertolotti è intervenuto ieri mattina alla trasmissione di Radio Milazzo “Tale figlio, Tale padre” condotta da Leonardo Cusumano con il supporto di Gianfranco Cusumano, direttore di Milazzo 24. Il ceo di La Sciara Holding ha rivelato di avere incontrato il sindaco di Milazzo Pippo Midili a cui ha presentato il progetto. Presente all’incontro anche l’avvocato Roberto Di Pietro. Il progetto è faraonico: 800 milioni di investimento e 100/120 mila posti di lavoro tra diretti e indotto. Il prossimo mese cominceranno i rilievi per lo studio di fattibilità.

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«Ho avuto modo grazie all’avvocato Di Pietro e una moglie che vive nel messinese di conoscere la realtà di Milazzo e della Sicilia orientale – ha detto ai microfoni di “Tale figlio, Tale padre”- viaggiando moltissimo mi sono reso conto dell’enorme problema che esiste nel territorio relativo al trasferimento delle persone ma anche delle merci. Siamo produttori di tecnologia (droni, satelliti, auto, moto, colonnine elettriche) e proteggiamo i confini di diverse nazioni – ha sostenuto – essendo pratici della parte commerciale sappiamo che in Italia il settore muove 27 mila miliardi di euro e il 30% (9 mila miliardi) passa in Sicilia, lasciando quasi zero sull’isola. Ci siamo resi conto che creare un aeroporto intercontinentale nel cuore del Mediterraneo con la quadri-modalità di trasporto, specialmente delle merci, potrebbe portare ad una innovazione tecnologica avanzata soprattutto per quello che riguarda la filiera del fresco e l’esportazione di tutte le merci siciliane».

Una dichiarazione che però va in disaccordo con quanto sostiene l’Enac (Ente nazionale) che ritiene gli aeroporti in Sicilia già sufficienti in base al traffico. Bertolotti, però, non è d’accordo. «La gente pensa che l’aeroporto serva solo per viaggiare e farsi il weekend a Milano o Parigi, questo aeroporto, invece, ha taglio e finalità diversa: avrà la possibilità di trasportare le merci tramite aria, mare, terra, ferrovia. Questo manca in Sicilia e la posizione strategica di Milazzo porta tanti investitori. In Italia di aeroporti simili ce ne sono solo tre: Venezia, Roma e Milano».

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Da sinistra l’avvocato Roberto Di Pietro con il ceo di La Sciara Holding Fabio Bertolotti

Ma dove dovrebbe essere realizzata l’opera che prevede una pista di 3 km in un’area fortemente urbanizzata con abitazioni, aziende, viabilità pubblica?. «L’area interessata è composta da campi con una sola una porzione riguarda aree abitate – replica Bertolotti – stiamo cominciando a fare rilievi più precisi. A conti fatti saranno poche le abitazioni da espropriare che verranno compensate con una casa nuova o con il risarcimento economico. Attraverserà in parte anche il torrente Mela».

Già in passato si è tentato di realizzare l’aeroporto. Nel 2007 è stata la Provincia Regionale, qualche anno fa un magnate indiano poi scomparso nel nulla. «Ottocento milioni non sono una grande cifra per una struttura del genere. Si dimentica che queste progettualità si ripaga ampiamente oltre a creare un enorme indotto lavorativo. Visto che si parla di Ponte si potrebbero anche utilizzare gli inerti che vengono prodotti in modo da smaltirli riciclandoli».

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«Con il sindaco di Milazzo, Pippo Midili, abbiamo avuto un bellissimo colloquio – rivela il Ceo – Abbiamo presentato l’anteprima del progetto e non è in conflitto con lo sviluppo territoriale. Stessa cosa alla Commissione Ponte del comune di Messina e contattato gli enti preposti per le autorizzazioni come Enac, Enav e Mit e l’unica cosa che hanno potuto dire che dal punto di vista pratico problemi realizzativi non ne vedono, l’unico ostacolo può essere politico».

Ora fase più delicata, quella operativa. Dal prossimo mese grazie alla collaborazione con l’International Institute Of Technology e la società Sistemi Srl, inizieranno «i rilievi plano altimetrici e di dettaglio propedeutici alla definizione del progetto di fattibilità tecnico economica per la presentazione del Project Finance (con fondi privati e non pubblici) con annesso progetto di Porto Franco». «Così possiamo decidere collocamento esatto e la pendenza della pista. Poi presenteremo il progetto alla Città Metropolitana che dovrà fare un bando pubblico e gara di assegnazione. Noi non temiamo concorrenza. Fatto questo passaggio saranno avviati gli espropri e la realizzazione di un terminal da 150 mila mq. Nel giro di 3 anni e mezzo – se nessuno si mette di traverso – potremmo avere il primo volo» sostiene fiducioso.

Per Bertolotti i disagi sarebbero “dettagli” nonostante l’opera dovrebbe essere inserita in un territorio fortemente urbanizzata. «Gli studi di fattibilità vengono redatti proprio per questo motivo. Nulla verrà lasciato al caso: dai rumori alla presenza di una Raffineria (già presente anche vicino all’aeroporto di Catania), da uno svincolo autostradale dedicato all’oleodotto che dovrà collegare la Raffineria con l’aeroporto per alimentare i mezzi», conclude.

ASCOLTA L’INTERVISTA COMPLETA IN RADIO VISIONE CLICCANDO QUI

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Turistapercaso
Turistapercaso
3 mesi fa

Il CEO di Shara dichiara che questo non è aeroporto per il turismo per chi vuole fare un week a parigi a Milano a Londra ma un aeroporto per trasporto di merci. Ciò fa pensare che avremo un possibile futuro industriale commerciale e il turismo tanto declamato dal sindaco è una bufala

Domenica
Domenica
3 mesi fa

Sarebbe un gran vantaggio e un beneficio per noi viaggiatori, vivo in Veneto e vi assicuro che è scomodo tornare a Giammoro da Catania, mi auguro che si realizzi presto.

josugnu
josugnu
3 mesi fa

che dire le solite minchiate parlano parlano e poi cosa? si farà? meu

Carsanti
Carsanti
3 mesi fa

Sarebbe fattibile anche la istituzione con referendum della nascita della nuova Provincia di Taormina barcellona milazzo lipari e Patti Tabarmilipa

Domenica Arcoraci
Domenica Arcoraci
3 mesi fa

Sarebbe la cosa più sensata da attuare, poiché arreca non poco disagio è non solo per quelli che fanno il viaggio per trovare la famiglia,ma anche per la questione commerciale che faciliterebbe ogni interesse in merito. Grazie

Giuseppe
Giuseppe
3 mesi fa

A Comiso ci avevano provato, li già l’ aeroporto esisteva e anche le primizie agricole, ma non ha funzionato.
Servono infrastrutture , autostrade , porti , ferrovie moderne e tante merci da movimentare.
Francoforte Hann , grande scalo merci è fallito e si tiene in vita grazie ai voli low cost.

R.ita
R.ita
3 mesi fa

Magari…un sogno anche per turisti e siciliani; molto utile per raggiungere le Eolie da fuori regione; spesso aeroporto Catania chiuso x l etna….

Simo
Simo
3 mesi fa
Reply to  R.ita

Non è un aeroporto turistico

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