“E’ bastato un normale acquazzone, ampiamente previsto, per bloccare la Città di Milazzo e provocare ingenti danni a diverse abitazioni ed attività commerciali della zona San Paolino Ciantro, Acqueviole». Esordisce così una nota del Coordinamento Centrosinistra Milazzo.
«Ancora una volta il sistema di smaltimento delle acque meteoriche non ha funzionato, nonostante le ingenti somme corrisposte alla società che gestiste anche lo smaltimento dei rifiuti. Ribadiamo le domande già poste in altre, analoghe circostanze, e rimaste invariabilmente senza risposta da parte dell’amministrazione – afferma il Coordinamento – sono state pulite le caditoie, svuotati i tombini, stasate le condotte di scarico con i sistemi previsti dall’appalto? Le operazioni di pulizia sono state eseguite su tutto il territorio comunale con diligenza e professionalità? E’ stato redatto verbale di controllo e regolare esecuzione? Forse sarebbe il caso di rispondere a queste elementari domande che si pongono tutti i cittadini di Milazzo e, segnatamente, quelli che subiscono i maggiori disagi, prima di additare, come sempre colpevoli esterni (il sindaco Midili ha attaccato l’Autorità Portuale per i muri che impediscono alle acque piovane di essere smaltite a mare, ndr) , per coprire inefficienze, superficialità, incompetenze, omissioni, distrazioni…” Come sempre attendiamo risposte che, come sempre, non arriveranno».
Un esempio è via Feliciata. Nel giugno 2022 l’amministrazione sanciva la fine dei lavori della nuova condotta di acque bianche nel tratto finale della contrada, dalla via Albatros fino ad incrociare la via Orgaz.
«Un intervento – si leggeva in un comunicato stampa – finalizzato a porre fine a decenni di disagi a causa degli allagamenti che ad ogni pioggia, si verificano nei depositi, cantinati, terreni e persino abitazioni, provocando le legittime proteste dei residenti».