STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Tre cose i milazzesi le hanno capite: che Carmelo Pino è ritornato nell’agone politico da protagonista e che potrebbe in futuro ambire ad un ritorno in grande stile a Palazzo dell’Aquila; che prima delle elezioni di maggio del prossimo anno, Pino e il sindaco Pippo Midili non litigheranno; e che bisogna capire al più presto quali saranno i criteri meritocratici delle numerose assunzioni che da qui al voto di maggio del prossimo anno verranno effettuate. Per il resto la “Milazzo Servizi” ai molti rimane un oggetto misterioso.
La società è stata costituita ufficialmente ieri, venerdì 11 luglio, davanti al notaio alla presenza del cda composto dal presidente Carmelo Pino e dei componenti Alessia Gitto e Rosy Amaddeo (tutti e tre avvocati) con la firma dello statuto. Carmelo Pino può contare sull’esperienza amministrativa di ex sindaco ed è funzionario del Comune di Messina. Gli altri due componenti sono avvocati specializzati in diritto civile (Gitto) e diritto della famiglia (Amoddeo). Se Pino ha il gradimento del sindaco, Gitto e Amoddeo sono stimate rispettivamente dal deputato di Frateli D’Italia Pino Galluzzo e dall’onorevole Tommaso Calderone di Forza Italia.
Nominati anche i tre componenti del collegio dei revisori. Si tratta dei commercialisti Pasquale Impellizzeri, già ex assessore della giunta Midili in predicato per la presidenza; il milazzese Nino Italiano e il professionista barcellonese Attilio Liga.
La figura centrale che sarà nominata per rendere pienamente operativa la società sarà quella di direttore generale che verrà individuato tramite un bando. La buona riuscita dell’operazione Midili dipenderà da questa scelta. Ragionevolmente il direttore non prenderà pieni poteri prima di settembre. Poi bisognerà creare una struttura amministrativa principalmente con il passaggio di personale da Palazzo dell’Aquila (ma non sono escluse assunzioni). Firmare i contratti di servizio con il Comune che affiderà a Milazzo Servizi una serie di competenze, sgravando la macchina municipale, di servizi come la centrale unica di committenza (espletamento degli appalti pubblici), servizi socio-assistenziali, riscossione dei tributi, sosta a pagamento (il servizio viene valutato in circa un milione di incassi l’anno tra ticket e verbali) e manutenzione e gestione del patrimonio comunale. Un passaggio che consentirà un risparmio per l’ente poiché Milazzo Servizi non ha scopo di lucro.
Ma la centrale unica di committenza, così come tutti gli altri servizi, potranno essere fruiti, attraverso l’istituto del consorzio, anche da altri Comuni del comprensorio.
In linea di massima con l’arrivo del 2026 si cominceranno a vedere i primi frutti e il sindaco Midili con la sua amministrazione si potrà presentare al voto dei cittadini più sereno, sapendo di poter lasciare una macchina oleata già avviata.