Alla Biblioteca scientifica della Casa circondariale di Barcellona, alla presenza del direttore Romina Taiani si è svolta la cerimonia di consegna della statuetta “Good Villain” per il Gran Prix attribuito al film “Dopo questo esilio” vincitore del festival su un totale di 207 film provenienti da tutto il mondo.
ll docufilm è scritto e diretto da Salvo Presti, con la fotografia e l’editing di Emanuele Torre, la produzione esecutiva di Cristina Trio. Gli Interpreti sono i detenuti della casa circondariale di Barcellona P.G (Me) e le attrici Marianna Gullì ed Elena Salerno.
“Non nascondo la profonda emozione nell’essere qui e vedere con i miei occhi le persone e i luoghi che hanno dato vita al docu film che la giuria del festival ha voluto premiare – ha detto il Maggiore Magdalena Socha– É meraviglioso poter riconoscere di presenza la sensibilità umana e la dimensione estetica e simbolica con cui sono stati trattati i delicati temi dell’universo carcerario”.
«Penso che sia fondamentale lavorare a Istruzione e educazione in carcere – ha dichiarato Salvo Presti, emozionato – in questo spazio , spesso rimosso, di invisibili si misura anche quanto il mondo esterno dei cosiddetti liberi debba guardarsi dentro e analizzare i tanti fallimenti sociali, educativi, e soprattutto la proliferazione di modelli superficiali, patinati e sottotraccia fortemente violenti e/o vuoti. lavorare a questo docu film mi ha dato la consapevolezza di poter incontrare anime profondamente ferite e che, a saper cercare con cuore puro e libero dai “giudizi” hanno ancora tanta bellezza, spesso sommersa, da offrire».
“Dopo questo esilio” nasce nel 2018 dal progetto didattico Miur Cpia di Messina dal titolo “Cinema forma dell’anima” allora guidato dalla dirigente scolastica Giovanna Messina. È stato realizzato presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) diretto da Romina Taiani e curato dal Centro Provinciale Istruzione agli Adulti di Messina CPIA – (MIUR) dirigente scolastico Giovanni Galvagno.
A presenziare alla cerimonia anche il Comandante della Polizia penitenziaria Antonino Rizzo, degli educatori e funzionari giuridici e pedagogici e dei docenti della scuola in carcere,