«La dignità non è barattabile». Con questo commento il consigliere comunale Danilo Ficarra abbandona il gruppo “Fare Milazzo”. «Con senso di responsabilità e profondo rispetto per i cittadini che mi hanno accordato fiducia, comunico ufficialmente la mia decisione di non proseguire la mia esperienza all’interno del gruppo consiliare “Fare Milazzo” – scrive in una nota stampa letta stasera in aula consiliare.
«La scelta è obbligata in quanto in una riunione del direttivo del gruppo mi hanno comunicato la volontà di non proseguire insieme nel percorso avviato ormai più di nove anni orsono per legittime aspirazioni divergenti di alcuni dei componenti del Gruppo. Ho preso atto di questa decisione ed ho tirato le mie conclusioni, ovviamente con grande rammarico e con un pizzico di commozione a dire il vero».
I MOTIVI. La rottura è avvenuta dopo oltre quattro anni di attività consiliare. In realtà le incomprensioni vanno avanti da tempo. Il consigliere alle elezioni europee ha votato Forza Italia (Area Tamajo). Stessa situazione per l’altro esponente, Santina Sgrò che, anche se non ha mai preso le distanza dal movimento civico, ha preso parte all’inaugurazione della segreteria politica inaugurata a Milazzo dall’onorevole Bernadette Grasso, coordinatrice provinciale di Forza Italia. Alla luce di questo “terremoto” politico tutti ora si domandano: chi garantirà la presenza in giunta dell’asessore allo sport Antonio Nicosia? Nicosia, in realtà gode della fiducia del sindaco Pippo Midili e del deputato di Fratelli d’Italia Pino Galluzzo. Nelle prossime ore se ne saprà di più. Bisogna vedere se qualcuno solleverà il problema.
«E’ giunto il momento di tracciare una linea chiara – continua Ficarra – non esistono ruoli, equilibri o appartenenze che possano giustificare il sacrificio dei propri principi. La politica, se vuole restare credibile, deve saper parlare il linguaggio della coerenza e della trasparenza. La dignità personale e politica non è in vendita, non si negozia, non si piega a logiche che nulla hanno a che vedere con l’interesse collettivo. Ringrazio chi in questo percorso ha condiviso con me battaglie e visioni, pur nella diversità di posizioni. Ma oggi non posso più riconoscermi in un’impostazione che non rispecchia più i valori fondativi con cui avevo deciso di aderire a questo progetto».
Ficarra sostiene di uscire «da “Fare Milazzo” con la schiena dritta, ma non rinuncio a continuare il mio impegno per la città di Milazzo, con indipendenza, onestà e spirito di servizio». Il consigliere ha aderito al gruppo misto e continuerà a sostenere l’amministrazione Midili.
LO SAPEVI CHE…. La rottura è avvenuta ufficialmente martedì scorso durate una riunione del direttivo di “Fare Milazzo” a cui hanno preso parte anche Mario Sfameni, presidente del Gal, il medico Antonio Lamberto, uno dei fondatori del movimento; Antonio Napoli, garante comunale dell’Infanzia: l’assessore Antonio Nicosia. In sostanza hanno liquidato Ficarra poichè, ritenendolo forte elettoralmente ma distante dal gruppo, il timore è che alle prossime amministrative potesse scavalcare numericamente altri esponenti più “integrati” al movimento. E’ anche vero che in questi anni Ficarra e Sgrò raramente erano stati coinvolti nelle scelte. Senza i due consiglieri la soglia del 5% necessaria per eleggere consiglieri in aula diventa una strada in salita.
Ma cu su