STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Centinaia di cittadini, in gran parte di origine straniera, sono stati recentemente cancellati dall’anagrafe del Comune di Milazzo per irreperibilità. A determinare la decisione dell’ufficio anagrafe è stata la relazione della polizia locale, che in diverse occasioni non ha trovato in casa gli interessati.
Una situazione che ha generato non poche polemiche e diversi ricorsi da parte dei cittadini coinvolti, molti dei quali risultavano comunque in regola con il pagamento dei tributi comunali e residenti di lungo corso. Il problema, dunque, non sarebbe legato all’effettiva volontà di lasciare la città, ma a un’applicazione rigida delle norme sui controlli anagrafici regolate dal DPR 223/1989 che disciplina l’ordinamento delle anagrafi della popolazione residente in Italia.
Ad intervenire sulla questione è stato anche il sindaco Pippo Midili, insieme alla segretaria generale del Comune, Andreina Mazzù, la quale sta lavorando all’elaborazione di un protocollo operativo volto a regolamentare con maggiore chiarezza le modalità di controllo e le relative conseguenze amministrative. L’obiettivo è garantire un equilibrio tra legalità, diritti dei cittadini e esigenze dell’amministrazione.
Il tema assume particolare rilevanza in un momento in cui Milazzo rischia di scendere sotto la soglia dei 30.000 residenti, un limite demografico che ha importanti implicazioni politiche e istituzionali: se nel 2026 il numero ufficiale degli abitanti dovesse risultare inferiore a tale soglia, il Comune perderebbe automaticamente tre assessori e sei consiglieri comunali.