Nel 2024 a Milazzo sono stati circa una ventina i casi denunciati ai Carabinieri di Milazzo, tra quelle tentate e quelle consumate. Un fenomeno quello della truffa agli anziani o comunque alle persone fragili che può essere combattuto solo con due strumenti: la prevenzione e la denuncia. E’ quanto è emerso ne corso dell’incontro promosso al teatro Trifiletti dalla Compagnia dei carabinieri di Milazzo in collaborazione col Comune.
Eloquente il titolo scelto dai promotori: “Le truffe agli anziani: come scoprirle ed evitarle”.
“L’Arma dei carabinieri sta portando avanti queste iniziative – ha detto il comandante della Compagnia mamertina, Alberto Del Basso – proprio per sviluppare una informazione a tappeto nei confronti dei cittadini che spesso, anche per un attimo di distrazione finiscono nel mirino di personaggi senza scrupoli pronti a raggirarli creando ad arte un rapporto empatico con la vittima fatto di persuasione e manipolazione”.



Il capitano ha spiegato ai presidenti che la prevenzione è l’aspetto più importante da affrontare per far crescere nell’opinione pubblica la consapevolezza del fenomeno ed essere accorti, denunciando, senza imbarazzo o vergogna il tentativo di raggiro o il raggiro stesso. Altro passaggio importante ha riguardato le vittime che non devono essere necessariamente solo gli anziani, bensì chiunque abbia anche un attimo di distrazione o di disattenzione”.
La truffa più diffusa è quella dell’incidente stradale in cui è coinvolto un parente. Avviene inizialmente per telefono. Il truffatore afferma che il figlio o un altro parente stretto ha avuto un grave incidente o è coinvolto in una situazione urgente che richiede immediato aiuto finanziario. A quel punto subentra una richiesta di denaro per non meglio precisate spese (mediche o una cauzione), a quel punto si presenta alla porta di casa una persona in borghese che si identifica come militare e che si trovava “casualmente” a passare su indicazione del la stazione dei carabinieri.
“Questi incontri sono fondamentali – ha aggiunto il sindaco Pippo Midili –anche perché ormai, come riferiscono le cronache, ci si inventa di tutto per cercare di guadagnare il modo illecito sfruttando la fragilità di chi a volte vede proprio nel truffatore la persona amica. Non bisogna avere paura di denunciare, anche perché la denuncia aiuta anche altre persone. Come istituzione siamo ben lieti di supportare queste iniziative ma anche a svolgere attività di prevenzione attraverso i nostri assistenti sociali che operano sul territorio monitorando situazioni particolari dove situazioni di debolezza possano favorire le azioni criminose di questi personaggi. L’invito è comunque sempre quello di rivolgersi ai carabinieri che sono sempre a disposizione della collettività”.
All’incontro sono intervenuti anche il magistrato Dora Esposito della Procura di Barcellona, il comandante della stazione dei carabinieri Antonino Gringeri, e l’avvocato Giovanna Catania.