Il Comitato dei Genitori dell’Istituto Comprensivo Primo di Milazzo si oppone all’ipotesi di piano di dimensionamento della rete scolastica che prevede la perdita dell’autonomia dell’Istituto Comprensivo Primo (media Garibaldi) con accorpamento all’Istituto Comprensivo Secondo di Milazzo (media Rizzo). In un documento sottolinea che si oppone «al suo “accorpamento” a prescindere da ogni valutazione sulle qualità dell’Istituto che dovrebbe “assorbirlo”».
TUTELA PER L’OSSERVATORIO SULLA DISPERSIONE DIDATTICA. «Tale ipotesi – continua la nota inviata alle istituzioni competenti – facendo venir meno in sostanza l’autonomia gestionale, organizzativa e didattica dell’Istituto, oltre a minare gravemente l’efficienza e la peculiarità dell’offerta formativa dell’Istituzione Scolastica, eliminerebbe un Istituto dalla Storia prestigiosa, cancellando, fra l’altro, il Presidio di civiltà e progresso rappresentato anche dall’Osservatorio sulla Dispersione Scolastica- un vero e proprio fiore all’occhiello dell’Istituto – che ha sede presso la Scuola media Garibaldi. Questa, in veste di capo fila, coordina con la propria dirigente prof.ssa Elvira Rigoli le attività in tale delicatissima materia di 28 scuole della provincia. L’Osservatorio, attivo da oltre un decennio, ha ormai un rilievo di livello regionale ed ha maturato competenze e risultati di alto profilo che rischiano di andare perduti nonostante la loro assoluta valenza».
UN INCONTRO CON IL SINDACO. Il Comitato chiede altresì un confronto urgente con il Sindaco – che ha peraltro mostrato senza incertezze la sua contrarietà all’ipotesi di perdita dell’autonomia dell’Istituto Comprensivo Primo – al fine di meglio coordinare l’azione di contrasto all’ipotesi di dimensionamento. «Si confida – conclude la nota – che il Primo Cittadino possa ancor meglio portare le istanze di questo Comitato e di tutte le famiglie degli allievi dell’Istituto Comprensivo Primo, nelle più alte sedi affinché venga ascoltata la voce di tutta la comunità scolastica che all’unisono chiede il mantenimento dell’autonomia».