La giunta municipale ha approvato una delibera con la quale si dà mandato agli uffici di conferire incarico legale per impugnare il decreto dell’assessorato regionale dell’Istruzione, concernente il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2024/2025. In particolare sarà contestata la distribuzione delle classi che in questa riorganizzazione ha portato all’aggregazione del plesso Sacro Cuore, in atto appartenente al Secondo istituto Comprensivo “Luigi Rizzo”, al Terzo Comprensivo “Carrubbaro”.
Un provvedimento – si fa notare – che creerebbe gravi problemi anche logistici al Comune di Milazzo in quanto l’istituto Terzo non ha locali per accogliere quella popolazione scolastica, in atto sistemata presso la scuola media “Rizzo” in quanto l’edificio Sacro Cuore è destinatario di un importante intervento di ristrutturazione.
«Uno spostamento ingiustificato perché non c’è una motivazione – hanno affermato il sindaco Pippo Midili e l’assessore alla pubblica istruzione Lydia Russo – con l’aggravante che, se si concretizzasse ci sarebbero problemi logistici visto che il plesso è al centro di un intervento di ristrutturazione e i bambini sono stati spostati proprio nei locali del secondo circolo. Se andassero al terzo sorgerebbe un grave problema di aule. Ci meraviglia che l’Assessorato regionale – al quale lo scorso 10 gennaio abbiamo anche inviato una lettera per spiegare la situazione, ma che evidentemente a Palermo non si è ritenuto di dover valutare – non sappia che questo edificio è interessato da questi lavori che l’Amministrazione ha avviato a seguito di un finanziamento del Ministero dell’Istruzione di oltre un milione di euro. Intervento che prevede almeno 2 anni di lavori e per questo già all’inizio dell’anno scolastico 2023-24 è avvenuto il trasferimento degli alunni presso un altro plesso sempre del Comprensivo Secondo».
I due amministratori inoltre evidenziano la necessità di mantenere a Milazzo l’Osservatorio contro la dispersione scolastica che in atto ha sede presso il Comprensivo Primo e che da quando è operativo ha consentito di recuperare tanti ragazzi in preda a momenti di smarrimento tali da fargli abbandonare gli studi. Questo grazie a docenti formati per affrontare dalle prime avvisaglie l’emergenza dispersione.
«L’Osservatorio ha bisogno di continuare ad esistere nella nostra città , quale realtà indispensabile in un momento in cui si parla tanto di dispersione scolastica e di povertà culturale – hanno concluso Midili e Russo».