Riceviamo e pubblichiamo:
Oggetto: Articolo dal titolo: “Milazzo, da educatrice di asilo nido a capo della ragioneria del comune. L’opposizione contesta la nomina del sindaco Midili” del 9 maggio 2024. Richiesta smentita affermazioni lesive dignità personale.
Con riferimento all’oggetto si intende contestare il “taglio” fortemente diffamatorio dell’articolo che nel riportare una interrogazione della minoranza consiliare, non si limita a mantenersi nel perimetro dei fatti che vengono evidenziati nel documento, ma trasborda oltre i limiti del diritto della persona determinando quella che appare, a prima vista, una vera e propria lesione della dignità della sottoscritta.
Già il titolo conferma quanto prima evidenziato visto che ricorda la mia figura di educatrice dell’asilo, incarico rivestito lo scorso decennio per porre in evidenza quella che sarebbe stata una carriera “fulminante”, altro termine allusorio, peraltro pure virgolettato pronto ad aprire sospetti. Già in questo concetto oltre all’aspetto che si ritiene diffamatorio c’è la non verità visto che la sottoscritta non è passata dall’asilo alla guida della Ragioneria del Comune, poiché da circa otto anni operava all’interno di quel settore inquadrata come istruttore contabile e poi come funzionario.
Il passaggio quindi ad un ruolo apicale, peraltro solo temporaneo e determinato da situazioni contingenti, dunque ha avuto un’altra storia di quella che si racconta e si vuole indurre a far credere al lettore.
Non mi soffermo sull’aspetto sostanziale dell’incarico visto che c’è una interrogazione che avrà il riscontro da parte degli organi deputati a farlo.
Al momento, ferme restando le valutazioni che mi riservo di fare, La invito a pubblicare la presente per ripristinare una verità che nessuno e tantomeno lei può mettere in discussione con un articolo pretestuoso e lesivo della dignità di chi quotidianamente è impegnato a svolgere un lavoro nell’interesse della collettività.
Milazzo lì 16/05/2024
Dr.ssa Antonia Lucia Locantro
Letta la replica della dipendente! Ma i requisiti di accesso alla dirigenza dove sono?
Non si capisce con questa lettera quale verità viene ripristinata e non entra nel merito della questione perché sa che non può controbattere quanto contenuto nell’interrogazione.