Continua a tenere banco la vicenda relativa al mare verdastro che ha caratterizzato le acque di Ponente la settimana scorsa. Nonostante le rassicurazioni del comune che sostiene di avere effettuato controlli approfonditi (si sarebbe trattato di uno sbalzo termico e il proliferare di alghe) e la smentita dell’Asp a Milazzo 24 relativo al documento in cui segnala la presenza di alghe potenzialmente tossiche lungo le coste della Provincia di Messina (“Non si tratta di Milazzo” ci è stato detto), i consiglieri di opposizione chiedono chiarezza. Anche perchè bagnanti sostengono che dopo il bagno, nei giorni scorsi, avrebbero avuto lievi malesseri.
«Riteniamo che però si debba uscire dall’equivoco perché una cosa è dire che il mare è pulito, dall’altro affermare con certezza che questo fenomeno dell’alga non riguarda Milazzo – scrivono Lorenzo Italiano, Alessio Andaloro e Pippo Crisafulli – E per farlo occorrono i dati non dell’Asp, bensì dell’Arpa che è l’unico organo preposto, attraverso l’Unità Operativa Complessa “Area Mare” ad eseguire i campionamenti e verificare la presenza della Ostreopsis.
Cosa che è avvenuta a Palermo è che ha indotto quella Amministrazione ad emettere divieto di balneazione del tratto di mare di Sferracavallo dove l’Arpa lo scorso 16 giugno, ha riscontrato una concentrazione di alga tossica superiore al valore limite».
«Per questo – continuano – riteniamo doveroso nei confronti della comunità milazzese e dei turisti, ma anche a tutela della salute pubblica e degli operatori del settore balneare, che l’amministrazione comunale di Milazzo non si sottragga alle sollecitazioni alla chiarezza chiedendo l’immediato monitoraggio da parte dell’Arpa per capire se c’è questo microorganismo nelle acque di Ponente ma anche di Levante».