STAI LEGGENDO MILAZZO 24. Si รจ conclusa con una transazione la lunga vicenda giudiziaria che vedeva contrapposti il Comune di Milazzo e la Ram dopo l’incendio del serbatoio TK-513 avvenuto nel settembre 2015 che fece balzare il territorio alla ribalta nazionale. L’amministrazione comunale, difesa dall’avvocato Simone Giovannetti, ha approvato lo schema di transazione concordato tra le parti che prevede il pagamento da parte della Raffineria di proprietร della joint venture Eni-Kuwait di 75 mila euro a favore dell’ente e la rinuncia da parte di quest’ultimo a due procedimenti.
La scelta della giunta Midili รจ avvenuta ยซvista la convenienza dell’ente in considerazione dei tempi e dell’alea dell’accertamento giudiziario in una materia cosรฌ complessaยป, considerato ยซche in pendenza del giudizio penale ha preso progressivamente corpo l’idea di una composizione bonaria extragiudiziale delle controversieยป.
Con la sentenza del 2 marzo 2024 venivano condannati in primo grado 5 dirigenti/quadri della raffineria a 8 mesi di reclusione ciascuno, con pena sospesa, oltre allโobbligo del pagamento delle spese processuali. Assolti gli altri 4 imputati, tra cui il legale rappresentante dellโazienda allโepoca dei fatti, con la formula โper non aver commesso il fattoโ
ยซLe parti, senza il riconoscimento della fondatezza delle rispettive contrarie ragioni e ammissione di responsabilitร – si legge – sono addivenute ad un accordo onde conciliare e transigere il contenzioso penale pendente con l’accettazione da parte dell’ente della somma di 75 mila euro ad integrale ristoro di ogni lamentato disagio, molestia e pregiudizio e di contro con revoca da parte del comune di Milazzo della costituzione di parte civile e la conseguente citazione della Ram quale responsabile civile e rinuncia nei confronti degli imputati e della Ram ad ogni azione per il risarcimento di tutti i danni patrimoniali, morali e non patrimoniali correlabili con i fatti di cui ai procedimenti penali di che trattasiยป.
La Raffineria, nei giorni scorsi, ha confermato per il 2025 un investimento di quasi 100 milioni di euro per ammodernamenti e adeguamenti ambientali degli impianti nonostante l’incertezza del mercato petrolifero internazionale legato alle tensioni geo-politiche.