LA LETTERA. Quanto costa parcheggiare a Milazzo? Dove si possono acquistare i “gratti e sosta”? Se per gli automobilisti milazzesi questi sono quesiti che nel tempo – con l’esperienza quotidiana – hanno avuto risposta, rimangono inevasi per coloro che provengono dall’hinterland per motivi di lavoro o decidono di fare una passeggiata a Milazzo.
La segnaletica, infatti, è quasi sempre carente. Non esistono vetrofanie per i negozianti che distribuiscono i tagliandi e la segnaletica verticale si limita a segnalare gli orari in cui il parcheggio è a titolo oneroso senza fornire info sui costi. I parcometri installati dalla Sis, la società di Perugia che aveva vinto la gara di gestione degli stalli e poi revocata, rimangono celofanati in attesa che il tar si esprima a febbraio sulla proprietà.
Pubblichiamo la lettera di un lettore sull’argomento:
Volevo porre un problema che si è presentato ai miei genitori durante queste feste in merito ai parcheggi a pagamento. La prima domenica di gennaio i miei genitori anziani e con problemi di deambulazione si sono recati al centro per fare degli acquisti. Arrivati volevano parcheggiare negli appositi stalli a pagamento gestiti dal comune, ma hanno avuto l’amara sorpresa di non riuscire ad acquistare il biglietto, visto che il tabacchi era chiuso e non vi erano le apposite macchinette per fare il biglietto sul posto. Di conseguenza hanno preso la decisione di rivedere i loro acquisti ed andare altrove .
È normale tutto questo. Tra l’altro, secondo quanto mi dicono (non sono un esperto) i parcometri dovrebbe essere obbligatori per legge. Non tutti sono abili con le App o hanno disponibili i telefoni con connessione.
Saluti un vostro lettore.
Mario A.
Suggerisco di mettere avviso sulle colonnine coperte con il cellophane che le strisce blu sono attive, perché nonostante ci siano i cartelli verticali le colonnine sono fuorvianti non solo per i turisti, ma anche per i fuorisede che tornano qualche giorno e non conoscono le “barzellette” cittadine.