5600 euro. E’ questa la somma che occorre per restaurare le tele del 700 che sono rimaste danneggiate nel corso dell’incendio che ha interessato la stanza del sindaco di Milazzo Pippo Midili nel settembre 2022. A distanza di tre anni, però, la Prefettura che dovrebbe reperire le somme in quanto beni del Fec (Fondo per il culto) non ha ancora provveduto al restauro. A sostenerlo a Milazzo 24 è stato il primo cittadino Pippo Midili. «Sono disponibile a mettere a disposizione le somme prelevandole dal capitolo di bilancio relative alle spese del sindaco – ha sostenuto – ma occorre l’autorizzazione della Prefettura che non abbiamo mai ottenuto». Se esistono richieste ufficiali da parte del Comune, però non è noto.
Le tele settecentesche attribuite al pittore napoletano Scipio Manni, esposte nei locali interessati dalle fiamme, non solo non sono state restaurate, ma rimangono accatastate nella saletta consiliare al terzo piano del municipio.

Dopo l’articolo e il video pubblicati da Milazzo 24, ad aprile, i consiglieri comunali Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli e Alessio Andaloro avevano presentato una interrogazione al sindaco e al dirigente dei beni culturali per avere notizie sulle “preziose pale d’altare” che erano esposte alla chiesa di San Salvatore, al Borgo, prima della sua chiusura definitiva. Ma non hanno mai ricevuto risposta nonostante una diffida.Di proprietà del Fondo per il Culto, le tre tele sono attribuite al pittore napoletano Scipio Manni e databili alla metà del Settecento. Provengono dalla chiesa del SS. Salvatore al Borgo, la cosiddetta Badia benedettina, e pare siano state restaurate tra il 1995 ed il 2000 dalla restauratrice milazzese Marianna Saporito su incarico dell’Amministrazione comunale allora guidata da Carmelo Pino.