Centinaia di milazzesi hanno ricevuto richieste di rimborso per prestazioni sanitarie in regime di esenzione ticket inviate di recente dalle Aziende Sanitarie Provinciali della Regione per prestazioni risalenti anche a 10 anni fa. L’ammontare delle somme pretese a titolo di rimborso, in alcuni casi pari anche a migliaia di euro, sono maggiorate con spese e sanzioni amministrative. Queste sono state notificate a ridosso della scadenza del termine decennale di prescrizione dei relativi diritti. Si tratta di prestazioni sanitarie fruite dagli utenti nel 2013 e, stando a quanto riportato nelle richieste di rimborso, sono frutto di verifiche reddituali incrociate con i dati reddituali autocertificati dai destinatari all’atto della richiesta di esenzione.
Massimo Bagli, Agostina Recupero e Francesco Magistri, nelle loro qualità di segretari provinciali/zonali di U.Di.Con.(Unione Difesa Consumatori), Fna (Federazione Nazionale Agricoltura), Asnali (Associazione Nazionale Autonoma Liberi Imprenditori) hanno chiesto un tempestivo intervento del Presidente della Regione Sicilia e dell’Assessore alla Sanità segnalando che le richieste stanno creando «panico e sconcerto nei destinatari» vista «l’estrema genericità delle richieste» che quantificano «una somma predeterminata, non accompagnata da alcun prospetto da cui poter evincere quali e quante prestazioni sanitarie sarebbero state fruite in regime di esenzione ticket».
Tra l’altro «il lasso di tempo (10 anni) trascorso dalla data delle presunte prestazioni, talmente ampio da pregiudicare la possibilità del destinatario di ricordare le condizioni che hanno legittimato la richiesta di esenzione, nonché le prestazioni sanitarie eseguite».
Bagli, Recupero e Magistri hanno scritto al Presidente della Regione Sicilia e all’Assessore alla Sanità «di intervenire con ogni più opportuna iniziativa legislativa al fine di introdurre una parziale sanatoria delle somme pretese dalle ASP, ossia con eliminazione di quanto preteso per spese e sanzioni amministrative, e pagamento del solo importo dovuto (ove effettivamente dovuto) a solo titolo di recupero quota ticket».
Maggiori informazioni possono essere richieste alla sede U.di.con di Via Vittorio Veneto, 8 – tel: 0909013723